Il 1800 era un periodo difficile dove regnava sovrana l'anarchia in ogni parte del mondo, soprattutto nell'unione sovietica.
C'erano diversi gruppi criminali che facevano quello che volevano, senza paura e senza rimorsi. Ed il film racconta proprio di uno di questi gruppi, conosciuti come i demoni di San Pietroburgo.
Questa societa segreta, composta interamente da ragazzi abbastanza giovani, ha in piano un forte attentato per ristabilire l'ordine della loro citta e si ispira ad alcuni manoscritti di un
famoso scrittore russo. Sara proprio questo ultimo, dopo aver saputo delle intenzioni dei demoni, a cercare di mettersi in contatto con loro per evitare una strage e disuaderli da cio che avevano
pianificato. Insomma, societa segrete, piani crudeli e tutto cio che ci si puo aspettare da un film ambientato in quell'epoca dell'Unione Sovietica. Ottimo film da guardare su cb01 originale
5 uomini si risvegliano all'interno di un deposito chimico completamente isolato dall'esterno da sbarre alle finestre, porte a codice numerico e immerso nel silenzio del deserto. Tre di loro hanno segni di lotta sui volti, uno e ammanettato ad una ringhiera, un'altro legato a una sedia, e tutti non ricordano i loro nomi ne cosa sia loro successo o perche si trovino li. Capiranno poco per volta di essere al centro di un rapimento, ma chi sono le vittime e chi i carnefici, e perche non ricordano nulla? Da un giornale trovato per terra scoprono che ci possono essere 2 rapiti e tre i probabili aguzzini, oppure due i carcerieri e tre i rapiti, o forse nessuna delle due ipotesi. In un gioco psicologico, fatto di diffidenze, di litigi improvvisi, di fiducie improbabili, di brevi ricordi che tornano lentamente a galla, i 5 uomini dovranno attendere l'arrivo dei complici dei rapitori per darsi una risposta definitiva.
Il regista e abile a mantenere la curiosita e la suspence nello spettatore fino alla fine, la trama subisce numerosi colpi di scena, tanti quanti sono i mutamenti improvvisi che la realta assume nelle menti dei protagonisti, che si ricordano spezzoni degli avvenimenti passati ma non riescono a ricordare del tutto chi siano i 'buoni' e chi i 'cattivi', ed e per loro difficile capire a chi dare fiducia in una situazione paradossale in cui la posta in gioco e la vita. Identita sospette si e rivelato un thriller psicologico davvero piu che discreto, ben diretto e con validi attori, girato con pochi mezzi (sono assenti effetti speciali o esplosioni rocambolesche) ma di impatto. La scenografia e semplice ma funzionale, vagamente in stile film horror e il deposito chimico immerso nel deserto, fatiscente e polveroso, trasformatosi in trappola per i 5 uomini.
L'accoppiata Will Smith e Gabriele Muccino torna dopo 'La ricerca della felicita' con un film dedicato ai valori profondi dell'esistenza, dell'altruismo e della vita. L'emaciato e tormentato Ben Thomas, impersonato da Will Smith, giunge ad un punto cruciale della sua vita, e per cercare di redimere le sue colpe decide di fare del bene a 7 persone, elencate in una lista, che hanno bisogno di aiuto di un qualche tipo, o economico, o morale, o medico. Per farlo seguira un piano scrupoloso, che lo vedra accertarsi della effettiva bonta d'animo delle persone elencate, senza pero contare la possibilita di innamorarsi di una delle 7 persone, Emily Posa (la bella Rosario Dawson), donna con problemi cardiaci.
Il film risente leggermente di una prima parte dai toni piu che drammatici si potrebbe dire nervosi, e solo con la seconda parte si riesce a capire meglio il quadro della situazione inizialmente confusa. La miscela drammaticita -sentimentale tuttavia riesce bene senza scadere mai nel patetico, cosi come il finale commovente, anche se la sensazione che si puo avere alla fine della pellicola e di una parte centrale del film che miscela situazioni create ad arte e unite assieme per colpire nella commozione lo spettatore (il cieco dall'animo buono, la donna con problemi di cuore, la moglie che viene picchiata dal marito e il buon Will Smith che si propone come un angelo risolutore dei problemi); questo non e comunque un male, visto che il film riesce nel suo intento, pero il tema dell'espiazione, della colpa e dell'altruismo, che sono il nucleo centrale di questo film, vengono palesati soltanto nel finale. Un grande Will Smith e validi attori di contorno rendono elevata la recitazione e il tono di questo film.
Un po' di coraggio. Finalmente. Lode a Matteo Garrone e alla possibile rinascita del cinema italiano, un cinema di forma e di contenuti. Una ricerca formale esaltante come da tempo non se ne vedeva, Garrone e un pittore prestato al cinema che fotografa l'essenziale senza orpelli ne autocompiacimenti, lavora in presa diretta, filma con macchina a mano per elevare al massimo il realismo, sacrificando (a tratti) addirittura la messa a fuoco in nome dell'attimo piu vero. Carrelli utili, qualche inquadratura di pregio, desolati campi lunghi nel segno di Antonioni. Ottima regia, bellissima, sapiente e gratificante.
La verita di Gomorra e quella di un'Italia talmente lontana che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per comprenderla, e quella del romanzo di Roberto Saviano, scrittore napoletano autore dell'omonimo bestseller tradotto in 33 lingue, 1 milione e 200 mila copie vendute in Italia da Mondadori. Per aver rivelato il marcio di Scampia e le attivita della Camorra, Saviano vive sotto scorta dal 2006 e non ha partecipato alla passerella di Cannes con pubblico e fotografi per motivi di sicurezza.
Le cinque storia di Gomorra sono fiction ispirata alla realta di tutti i giorni, quella dove i soldi girano fra i poveri e fra i morti, dove ci si vende l'adolescenza per una pistola, dove anche se si cambia mestiere sono sempre gli stessi che pagano. Cosi il mite ragioniere della cosca, vile e schivo porta-soldi, diventa un'esca per gli attentati dopo la scissione; il sarto di alta moda che collabora di nascosto coi cinesi osserva la bellezza lontana delle dive da lui vestite; i due balordi che scoprono un arsenale si divertono a sparare in mutande contro il mare; il ragazzino che sogna di lavorare coi grandi promette bene come delinquente. E su tutti il 'miracolato' Toni Servillo, grande attore teatrale partenopeo (da noi gia segnalato, vedi recensione La ragazza del lago) nei panni del rimaneggiatore di rifiuti tossici, che avvelena i paesi della sua terra col il silenzio-assenso dei facoltosi imprenditori del nord.
In questo quadro di degrado, bruttura, sporcizia e morte, con una colonna sonora sorda fatta solo di grida e spari, una battuta su tutte, al discepolo che lascia il riciclaggio di rifiuti sporchi per i rimorsi di coscienza (eh si, proprio lei): 'Credi di essere migliore di noi?'.